S
orrideva, continuava a sorridere anche se io le stavo dando più di una buona motivazione per considerarmi strana, eccessiva, stramba, pittoresca e avrei potuto continuare la lista, se solo ne avessi avuto la voglia per farlo. La invitai a sedersi e lei non mancò di accettare quella proposta, non era casa mia, non era un luogo "privato", ma pubblico quindi non avevo alcun diritto di prelazione in merito. Si sedette e mi ringraziò, con tutta la sua carineria mi stava facendo sentire a disagio, mi sentivo in imbarazzo per essere stata poco carina nei suoi riguardi, ma forse avevo la possibilità di rimediare, probabilmente me l'avrebbe fornita lei stessa. Ogni tanto, mentre c'era quel silenzio, mi voltavo a guardarla, ma spostavo subito lo sguardo altrove per non sembrare fuori luogo. Fu così che tirai su le gambe abbracciandomi le ginocchia mentre, ogni tanto, tornavo a guardarla. Era una situazione strana, io mi sentivo strana vicino a quella ragazza, non era uno di quei momenti ai quali ero abituata, non sapevo come ci si comportava davvero con altre ragazze, quando è l'alcool a parlare per te non conta come esempio. Proprio in uno di quei momenti in cui la guardai, mi porse la mano presentandosi. Annalyne era davvero un bel nome, particolare che le calzava a pennallo, ma non mi stupiva che preferisse Anne.
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Anne... E' davvero bello. - le risposi stringendole la mano che presi a scuotere senza mai realmente mollarla. Come affermato prima, conoscevo le sue amicizie, ma devo ammettere di aver sempre fatto una grande confusione su quali fossero i loro nomi e di chi fossero soprattutto. Mea culpa, lo dovevo ammettere. Continuavo a stringerle la mano e solo guardandola capì che c'era qualcosa che non andava, come se stesse aspettando qualcosa.
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Che idiota... Scusami, io sono Emily. - stava aspettando che mi presentassi a mia volta, cosa che non avevo fatto perdendomi nel nulla come a volte mi capitava, non avevo tutte le rotelle a posto, si, si poteva dire questo di me. Mi resi anche conto, che le stavo ancora stringendo la mano e così la lasciai di colpo, stavo sicuramente guadagnando punti con il mio bizzarro atteggiamento, si in negativo!
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A volte mi chiamano solo Em... Ma puoi chiamarmi come preferisci. - stavo tergiversando e la voce mi si stava morendo in gola, ma perchè dovevo sempre fare la figura di quella che non ci arriva? Che ha qualche problema nella sua scatola cranica? Il mio nome mi piaceva, ma non mi facevo problemi se venivo chiamata in altro modo, se questo risultava più semplice, a me andava bene lo stesso, non avevo problemi a riguardo.